Moncalvo spiega i rischi della manovra stipendi per la Juventus

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, è intervenuto Gigi Moncalvo, giornalista e scrittore: “Il rinvio al 10 maggio è un problema per tante cose, innanzitutto perché il campionato si avvia verso la sua fase finale. Chiné aveva rimodulato e chiesto la possibilità di rifare il processo alla luce della grande quantità di documenti, adesso ci troviamo di fronte ad una simile situazione: sono arrivate 11.000 pagine perché il GUP di Torino ha davanti a sé tre possibilità, o il rinvio a giudizio contro i 12 dirigenti della Juventus e la Juventus, o il proscioglimento oppure che il dottor Picco prenda in esame e decida del trasferimento delle carte a Milano o Roma. Se venisse davvero presa questa terza decisione, passerebbe tutto alle calende greche, bisognerebbe valutare da capo i documenti. Rischio più concreto? Viene meno, con questi tempi lunghi, il rischio che l’UEFA cancelli la partecipazione alle Coppe Europee. Manovra stipendi affonda la Juventus? Potrebbe. C’è questo aspetto che sarà pronto alla canea del tifo juventino pronti a dire: ‘Perché alla Juventus sì e le altre squadre no?’. C’è un altro problema molto grosso: il boicottaggio degli juventini abbonati alle piattaforme, ha scatenato una disdetta che al momento non è stata possibile verificare, ma che secondo alcune fonti – non documentate né calcolate tecnologicamente – sembrerebbe che superino il milione. Aspettiamoci sanzioni pilatesche. Se l’ingegnere John Elkan fosse una persona che rispetta il codice etico, aver messo i soldi di Exor per tappare i buchi della Juventus senza porsi domande, anch’egli dovrebbe essere costretto alle dimissioni. Cosa chiederà Chiné? Mi auguro che il dottor Chiné abbia saputo resistere all’enorme quantità di potenti pressioni subite, in qualche caso minacce“.

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