INCHIESTA PRISMA: 50 azionisti chiedono i danni al club e ai revisori

 È già ai tempi supplementari l’udienza preliminare dell’inchiesta Prisma, rinviata al prossimo 10 maggio con l’accoglimento da parte del Gup dell’istanza di citazione come responsabili civili della Juventus e della società di revisione Ernst&Young. Si tratta di un rinvio previsto dalla procedura, per consentire ai legali bianconeri e al Gup di valutare le richieste delle parti civili: chiedono i danni circa 50 piccoli azionisti e la Consob, al momento non si sono ancora mosse l’Agenzia delle Entrate e la Figc. La competenza territoriale – punto chiave – sarà affrontata il prossimo 10 maggio, il Gup potrebbe rinviare alla Cassazione la decisione di un eventuale spostamento del processo a Milano o Roma, come richiesto della Juventus.
A maggio il Gup valuterà anche il rinvio a giudizio del club e dei dodici indagati (oltre al club bianconero) tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli e i vertici societari, nessuno dei quali era presente in aula. «Siamo nella piena regolarità procedurale – il commento dell’avvocato della Juventus Maurizio Bellacosa –. Alcune parti civili hanno chiesto la citazione di Juventus e Ernst&Young, per chiedere i danni rispetto ai fatti commessi dai loro amministratori. Completata la fase della costituzione delle parti, si aprirà la fase delle eccezioni preliminari e la prima è quella della competenza territoriale».
L’avvocato del Codacons, Bruno Barbieri, promette «un’azione civile collettiva» mentre in giornata è intervenuto anche il Ministro dello Sport, Andrea Abodi a GR Parlamento. «Il rischio è di trasformare il processo penale e sportivo in una partita di calcio. Dovremmo stare tutti dalla stessa parte. Le regole sono uguali per tutti, non c’è una doppia morale e chi sbaglia paga».

 

Fonte: Il Mattino

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