A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Viviani, ex calciatore del Milan ed ex vice di Reja al Napoli: “Abbiamo messo la prima pietra in quello che è il Napoli di oggi. Il presidente non è mai stato amato perché ha sempre teso a fare le cose per bene, con un occhio al bilancio. Ha preferito non farsi travolgere dalla passione dell’ambiente, ed alla lunga ha avuto ragione. Sono sempre orgoglioso di aver messo il mio piccolo mattoncino. Sono da tanti anni all’estero, eppure mi si chiede sempre della mia esperienza in azzurro. Partire dalle ceneri della C non è certamente augurabile, ma è stato fondamentale per fissare e comprendere gli obiettivi e le strategie della società. Napoli-Milan? Mi aspetto una bella partita. Sono squadre che hanno fatto vedere sempre un bel calcio. Quella di campionato, però, sarà una partita diversa rispetto alle gare di Champions. Pioli potrà far vedere qualcosa di particolare, anche se gli azzurri godono dei favori del pronostico. Sarà il gioco di Spalletti che, nella doppia sfida europea, potrà consentire alla squadra di colmare il divario esperienziale. Il Milan dovrà, in questo mese, focalizzarsi nella preparazione di una gara dalla vitale importanza. Non credo che il Napoli si snaturerà contro i rossoneri. La squadra potrà decidere di aspettare poco più del solito le avversarie, o essere meno alto, ma non rinuncerà alle caratteristiche di gioco che hanno, sinora, esaltato le sue individualità. Conte in bianconero? Non saprei. Allegri sta svolgendo un ottimo lavoro. Trovarsi con così tanti infortuni, ed una penalizzazione di quindici punti, non è semplice. Il tecnico, però, sta facendo bene, riuscendo anche a far crescere molti giovani talenti. Normalmente incontro addetti ai lavori, e posso dire che il Napoli, assieme al Benfica, fa impressione. Gli azzurri piacciono per qualità di gioco. La favorita in Champions, per motivi storici, rimarrà il Real Madrid, ma Benfica e partenopei potranno dire la loro. Il centrocampo è il settore del campo più importante. È utile a proporre gioco agli attaccanti, ed a garantire copertura alla retroguardia. In tal senso, Anguissa riesce ad essere un compagno di reparto ideale per Lobotka, disimpegnandosi nella doppia fase in modo ottimale. È un terzetto, quello azzurro, che sta disputando una grande stagione. Ho tanti ricordi belli in azzurro, abbiamo battuto tante volte la Juventus al Maradona. Non mi va di pensare ad eventuali vendette. C’è soltanto soddisfazione per aver contribuito, in passato a quel a cui oggi assistiamo“.
Fonte: IlSognoNelCuore.com