Bortolo Mutti, ex allenatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live, condotto da Emanuela Castelli, sulle frequenze di Radio Marte:
“Si è detto di tutto sul Napoli, faccio quasi fatica a trovare le parole per complimentarmi per la gestione di Luciano che sta gestendo il momento con maturità e saggezza, con la consapevolezza che è necessario avere prudenza nelle cose. Certo, la città deve godere anche il momento e la classifica, condividendo la gioia con allenatore e squadra, soprattutto perché si tratta di un ambiente che ha spesso sofferto senza riuscire a raggiungere grandi traguardi. Ed ora ci sta riuscendo con un calcio che piace e con dei calciatori che si sono integrati perfettamente nel progetto. Kvara e Kim? Si sono adattati facilmente perché, come ha detto Spalletti, c’è un grande scambio di giocatori, informazioni, preparazioni a livello mondiale. È maturata una visione più ampia del calcio. C’è stata una grande apertura, di cui forse paghiamo le conseguenze in Nazionale, con la penuria di calciatori italiani provenienti dai vivai delle varie squadre. Certo, i tempi sono cambiati ed anche il calcio va considerato in maniera diversa. Il trittico di partite contro il Milan? Bisogna pensare partita per partita, il Milan è ferito, ed ha difficoltà nonostante il buon cammino in Champions. È una squadra che però può rendere complicata la partita del Napoli. Ogni partita ha la sua storia e il Napoli deve guardarla con grande attenzione perché per il Milan la qualificazione in Champions è una questione importante. I rossoneri non sono stati continui, hanno problemi a livello difensivo, hanno perso giocatori importanti ed anche identità di gioco. Davanti si affidano ancora ad Ibrahimovic, ed è paradossale per una squadra con quella storia attaccarsi ad un ultraquarantenne. Recupereranno Giroud, ma Leao si è un po’ perso. Ma le motivazioni per ritrovare la quadra ci sono e possono ritrovarsi in qualsiasi momento”.