Giuliani: “Altro che miracolo, se sarà, sarà lo scudetto della serietà”

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Fulvio Giuliani, giornalista
“Il Napoli? Non ho ancora messo la bandiera, c’è tempo. Anche se non ci trovo nulla di male nelle persone che hanno azzurrato la città. Non è una questione scaramantica, io aspetto un momento diverso.
La Nazionale? La stessa squadra che ci aveva ridicolizzato nel primo tempo, nel secondo l’abbiamo dominata e questo ci fa venire dubbi sull’Inghilterra. L’Inghilterra è una squadra incompiuta, ma non da oggi. Mancini è criticabile, ma lui ha ragione sulla valutazione più generale. Gnonto è uno che in Italia non avrebbe mai giocato neanche in club medio-piccoli. L’italiano costa di più e non è sempre di qualità superiore, quindi piuttosto si preferiscono due giocatori. Esaurita l’era Totti-Del Piero, mi dite chi sarebbe il fenomeno? Si sta esaurendo la famosa vena d’oro. Può apparire romantico, ma è vero, si gioca molto meno in strada e negli oratori. Se riduciamo la base, è normale che invece che uscire un giocatore su 1.000 ne esce uno su 10 mila. Un sacco di famiglie indirizzano i propri figli in altre discipline per la brutta possibilità che fa il calcio di se stesso. Il prodotto che abbiamo visto ieri sera a tratti è stato imbarazzante. Quando sarà matematico lo scudetto, se sarà, sarà quello della serietà. C’è bisogno del solista come Osimhen che sposti gli equilibri. Oggi non è stato un miracolo, detesto quelli che parlano di miracolo, non c’è niente di miracoloso. È stata tale la manifestazione di superiorità che neanche i più antipatizzanti possono parlare di miracolo. Quando sarà il giorno dello scudetto? Non lo so, ma se devo fare una scelta non posso negare che ci sarebbe un supremo sfizio. Perfino vincere sul campo della storica avversaria di sempre sarebbe roba piccola rispetto a quello che sta facendo Spalletti”
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