Dybala e la Juve si sono divisi in estate, ma la storia si trascina fuori dal campo. Almeno stando a quanto emerge dalla testimonianza dell’avvocato Luca Ferrari, il legale del romanista, sentito lo scorso 28 febbraio dalla Procura di Torino nell’ambito dell’inchiesta Prisma, l’indagine sui conti del club bianconero per il quale è stato chiesto il rinvio a giudizio per la Juve e per 12 indagati (dall’ex presidente Agnelli
Risarcimento Dybala vorrebbe evitare di arrivare a tanto. «Effettivamente – spiega Ferrari, già dispensato dal giocatore dal segreto professionale – non è stato Paulo in prima battuta a richiedere il risarcimento, quanto il suo entourage. Ma io ero d’accordo». Per Ferrari la Juve e il giocatore nel 2021 avevano «un accordo su ogni elemento essenziale». Dalla durata (5 stagioni) al corrispettivo («retribuzione fissa di 9,2 milioni di euro, pari a 17,413 milioni lordi») fino ai premi: «retribuzione variabile di 9 premi pari a un massimo di 4,9 milioni di euro». Così fino al cambio della Juve. «Che in gennaio decide di puntare su Vlahovic e le due operazioni, secondo me, erano alternative ed incompatibili».
Risultato? «Credo – spiega Ferrari – che tenterò le due strade, agire sia sulla base del mancato rinnovo che sulla base delle scritture di protezione sottoscritte con la seconda manovra stipendi». I 3 milioni circa che, da accordi, Dybala dovrebbe ricevere entro aprile.
Fonte: Gazzetta