Alberto Polverosi, giornalista, ha parlato ai microfoni di Radio Crc, alla trasmissione Si Gonfia La Rete.
“I tecnici italiani sono sempre stati al top, dagli anni ’60 in poi sono stati allenatori di riferimento. Prima non c’era questa fuga di cervelli verso il campionato spagnolo e inglese, poi Bigon ha dato il via e all’estero si sono subito innamorati dei nostri tecnici. Lo studio e gli approfondimenti dei nostri allenatori sono unici, hanno qualcosa che gli altri non hanno. Non so se sia passione, cultura, tradizione, forse un’insieme di tutte queste cose, ma gli altri non sono così sviluppati, non hanno quel piacere di fare questo lavoro.
Pioli vs Spalletti? La Champions dà qualcosa che il campionato non può dare, ma questa edizione della Champions ha detto che la differenza del Napoli rispetto al Milan è clamorosa, è evidentissima. Qui però non è un girone, sono due partite e tanti particolari incidono quanto non incidono in un campionato di 38 giornate. Il Milan ha frequentato più assiduamente le scene europee rispetto al Napoli, ha una storia diversa, ma tutto queste quanto conta? Me lo chiedo sempre e credo che conti meno rispetto alla condizione, al gioco, alla qualità dei singoli, alla bravura e all’intuito dell’allentare. La storia, la tradizione e il blasono credo pesano di meno. Non riesco a capire come il Milan possa superare il Napoli e al momento il pronostico non è aperto, è a favore del Napoli. Detto questo, gli episodi incidono e un’espulsione, un casino al Var possono incidere, ma ai nastri di partenza passa il Napoli. Il Bayern Monaco è squadra forte, crea problemi, il Manchester City ha quella bestia davanti che travolge tutti quindi scansate queste, credo che il sorteggio del Napoli non sia negativo”.