Il Napoli come il caffè, con “le tre C”. Lo ha affermato Spalletti

Tutto in una notte, concentrati sulla Champions. Anche perché in campionato le cinque (presunte) inseguitrici hanno raccolto insieme nell’ultimo turno meno punti del Napoli. E quella con l’Atalanta è stata vittoria propedeutica, perché il tipo di calcio dell’Eintracht non differisce molto da quello bergamasco. E gli azzurri vogliono ripetere un’altra prestazione spettacolare come sabato.

 

Il manifesto Lo spiega a chiare lettere Luciano Spalletti: «Viviamo in una città abituata a grandi storie e grandi personaggi. Noi vogliamo essere protagonisti. E non faremo calcoli stasera. Dobbiamo ripetere la straordinaria prestazione dell’andata e vincere. Ci vuole cuore, cervello e anche… culo. Si riparte col 50 per cento di possibilità di passare il turno. So che cercheranno di far qualcosa di diverso, perché obbligati dal risultato dell’andata. Noi dobbiamo essere umili per essere pronti a fronteggiarli. All’inizio della stagione la scommessa è stata quella di riempire il Maradona e far innamorare la gente. Per questo vogliamo proporre un tipo di calcio anche bello da vedere. I nostri tifosi hanno visto il più grande di tutti, non puoi ingannarli».

 

Le scelte Spalletti ha avvertito lo spirito giusto in allenamento: «Sono tutti vogliosi di esserci. E sono tutti disponibili. A parte Raspadori: gli ultimi esami ci dicono che è meglio prendersi qualche altro giorno per consentirgli una perfetta guarigione». Dunque Meret torna in porta, Kim guiderà la difesa mentre Lozano permetterà al tecnico una staffetta al massimo della velocità sulla fascia destra, con Politano favorito in partenza.

 

Prima finale La partita “secca” diventa una novità: «Siamo di fronte a una grande sfida che potrebbe essere paragonata alla prima finale della stagione. Non penso diventi una pressione per questa squadra che non si è mai abbattuta e ha sempre reagito con una vittoria dopo una sconfitta», dice Spalletti, che non si fida degli avversari: «L’Eintracht ha passato un girone con squadre forti. L’anno scorso ,dopo che noi abbiamo perso col Barcellona, loro sono andati a vincere in Spagna e li hanno eliminati. E l’anno scorso non c’era Kolo Muani…». Un tedesco chiede del divieto ai tifosi e l’allenatore risponde preciso: «È un provvedimento adottato su quello che è successo all’andata, episodi spiacevoli che non hanno garantito l’ordine pubblico. In questo campo ci sono dei professionisti che prendono delle decisioni e bisogna adattarsi. E non dipende dal Napoli, su questo si è fatto una ironia che non ci è piaciuta».

 

Fonte: Gazzetta

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