Palomba, il prefetto “tifoso”: “200-300 persone non possono rovinare la festa di tutti gli altri”

"Il problema non è lo stadio, ma la città"
La partita nella partita, quella dell’ordine pubblico. Ha prevalso il buon senso, che stavolta vuol dire durezza: trasferta vietata ai nati e residenti a Francoforte. Una decisione voluta e dal prefetto Claudio Palomba e ufficializzata nella giornata di domenica, avallata dal Tar Campania ieri mattina con un nuovo decreto.
Come è nata questa decisione? «Dobbiamo cercare di preservare quella che deve essere una festa. Questo deve essere un auspicio per i nostri tifosi: una festa che non possiamo rischiare sia macchiata da incidenti. Ecco perché certi provvedimenti vengono adottati a tutela degli stessi tifosi e in questo caso si sono rese necessarie alcune restrizioni. Sono della ferma convinzione che due o trecento persone non possono rovinare la festa di tutti gli altri».
Eppure c’è il timore che alcuni tifosi tedeschi possano arrivare ugualmente a Napoli, seppur sprovvisti di biglietto per accedere alla partita di domani sera al Maradona. «Infatti il problema non è lo stadio ma la città. Perché va controllata e canalizzata quella parte di sostenitori che comunque arriverà a Napoli».
Che tipo di attività preventiva state prevedendo? «Domani (oggi ndr) ci sarà un ulteriore tavolo tecnico in Questura durante il quale sarà anche stabilito il numero preciso di agenti che saranno impiegati per la sorveglianza. Di sicuro sono stati già chiesti ulteriori rinforzi e cercheremo di assicurare lo svolgimento dell’evento nella massima sicurezza. Lavoreremo su due aree: interno ed esterno dello stadio anche con l’aumento del numero di steward e verranno definite le zone da presidiare in città».
È stata una scelta forte la sua. «Presa d’intesa anche con le autorità tecniche di polizia e sulla base delle notizie che ci stavano arrivando. In questo senso sono arrivati il primo divieto e poi un secondo limitando la trasferta ai residenti a Francoforte. Il timore era già contenuto nel primo provvedimenti, e ora verranno ulteriormente rafforzati i controlli. Mentre il tifo organizzato è più facilmente controllabile, adesso vedremo come muoverci anche grazie all’attività di cooperazione con polizia tedesca. Il rapporto con le autorità della Germania, invece, è tenuto dal ministero dell’Interno mentre i due club hanno dialogato a Roma con la Uefa».
Lei sarà allo stadio? «Prima ancora che prefetto di Napoli, sono un napoletano e tifoso, quindi spero di potermi godere la festa dal vivo».
A proposito di festa: a Napoli si aspetta solo quella per lo scudetto. Anche su questo fronte vi state attrezzando? «Ci sono già stati incontri con il questore Giuliano, il sindaco Manfredi e il presidente De Laurentiis. L’ultimo è avvenuto la scorsa settimana ed è stato molto importante: un incontro abbastanza lungo durante il quale sono state già tracciate le linee guida per le forme di festeggiamento. In linea di massima si sono concordate alcune cose che cercheremo di mettere a punto nel migliore dei modi per garantire la sicurezza dei tifosi e dei cittadini e far vivere a tutti la festa sotto ogni suo aspetto».

Fonte: Il Mattino

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