Per i nostri lettori un anticipo della lunga intervista rilasciata da Lobotka al Corriere dello Sport
Per lei è stato più importante Hamsik, una specie di «sponsor» per Lobotka su Napoli, o Spalletti che ti ha cambiato la vita?
«Posso dire entrambi? Marek è stato un modello per chiunque, un giocatore speciale, semplicemente un grande. E il mister mi ha concesso a Napoli l’opportunità di ricominciare, dopo una partenza complessa: penso che qui, ormai, in pochi credessero in me. Non era certo semplice. E lui non ha avuto dubbi».
Marek le ha spiegato Napoli…
«Nel dettaglio, con il cuore. Sapevo che sarei arrivato in una città meravigliosa, con gente innamorata della propria squadra, con una passione ineguagliabile. Sapevo che sarei stato amato da tifosi fantastici. Ho trovato analogie con la Spagna, dove sono stato…».
Quanto incide un allenatore?
«A volte poco, a volte tanto. Spalletti ha avuto un ruolo, anche abbastanza importante, è tra i tre mister che mi hanno indirizzato la carriera: gli sono grato per avere creduto nelle mie qualità e lo sono anche a Unzuè che mi ha guidato al Celta Vigo e a Hjulmand del Nordsjælland. Non dimentico ciò che hanno fatto per me».
A cura di A. Giordano – Fonte: CdS