Un ragazzo ed i suoi dribbling. Tutto casa e calcio, Kvara. Tranquillo, semplice, educato e fenomeno in campo. Il Maradona brilla della sua luce, ma la sua è una vita blindata. Napoli, una città che deve ancora scoprire. Khvicha esce poco, pochissimo, e finora ha visitato Pompei, la Costiera e Procida. Niente Capri, Ischia e Sorrento; niente musei, passeggiate in centro, shopping e neanche il murale di Maradona. La capitale della sua vita, insomma, è il centro sportivo di Castel Volturno. A Posillipo, con lui c’è Nitsa, la fidanzata e la compagna delle rare cene a dieci minuti da casa. Prossimamente arriverà da Madrid l’inviato della trasmissione sportiva, El Chiriguito: l’obiettivo è consegnare a Kvara un regalo di Guti, idolo di Khvicha: la sua maglia blanca numero 14. Un cimelio. Kvaratskhelia, da piccolo, per le strade di Tbilisi, sfoggiava una t-shirt bianca con il numero 14 e il nome Guti scritti con il pennarello
CdS