Marco Di Lello, ex procuratore Figc, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo, alla trasmissione Punto Nuovo Sport Show.
“Il Paese non ha fatto una gran bella figura nella gestione di Napoli-Eintracht. Questi provvedimenti sono sempre una sconfitta per i tifosi del bel calcio, anche se capisco le ragioni del Prefetto. I tifosi dell’Eintracht hanno dei precedenti molto pesanti, con arresti fino a 100 tifosi per trasferta! All’andata i disordini non sono mancati e in qualche modo comprendo i motivi del divieto. La decisione del TAR mi ha lasciato perplesso in primo luogo, ma è un’ordinanza scritta da chi non sa come funziona una normale trasferta di calcio. Considerando che gli scontri a Napoli avrebbero visto schierati anche gli ultras di Stella Rossa e Atalanta, sarebbe stato assurdo impiegare una tale mole di controllo e di forze dell’Ordine per garantire una normale trasferta. E poi se succedono incidenti, si rischiano chiusure di settori o sanzioni per i tifosi napoletani e di questo non se ne sente alcun bisogno di rischiare. Almeno ci risparmiamo di finire in prima pagina in tutto il mondo per scontri che non hanno nulla a che vedere col calcio. Il presidente dell’Eintracht che diserta la trasferta? Incomprensibile il suo atteggiamento, così come qualsiasi polemica sollevata contro il Napoli. Un presidente dovrebbe tenere buoni i propri supporters, anziché aizzarli. Vogliono quasi trovare un alibi al fatto che verranno verosimilmente eliminati dalle competizioni europee…”.