Il giornalista del Corriere dello Sport Antonio Giordano è intervenuto a Radio Marte in Forza Napoli Sempre condotto da Gianluca Gifuni:
«L’argomento tifo è complicato perché si rischia di scadere nella retorica di facciata che si trasforma in ipocrisia o nella demonizzazione. Sull’argomento bisognerebbe avere la coscienza, la serietà e la serenità per parlarne senza vincoli di tipo etico-morale-legale. Ma l’argomento andrebbe affrontato con tutte le componenti. Dal momento che lo stadio non è una zona franca ci stanno tutti i tipi di persone e quindi possono accadere anche cose spiacevoli. Di qui a fare una generalizzazione si può commettere l’errore opposto. Poi dobbiamo dire che non può esserci un’area dove tutto è lecito e consentito; non è auspicabile per una società civile. Quando poi le analisi sul tifo si allargano in modo trasversale, anche all’Europa, allora ci vuole un’Intelligence. Venendo al calcio giocato, credo che sia preoccupante la reazione del Napoli dopo la sconfitta con la Lazio e allo stesso tempo la forza dell’Atalanta di Gasperini. Perché un effetto può esserci nel Napoli, legato anche alla partita con l’Eintracht, e perché l’Atalanta per me rimane una delle cose più belle che si siano viste negli ultimi anni. Io sospetto che un altro Kvaratskhelia sia difficile trovarlo perché ha caratteristiche che appartengono ad un universo ancora tutto da definire che scopriremo in futuro. Un altro Osimhen e forse anche un altro Hojland si possono trovare perché hanno caratteristiche che appartengono alle tipologie dei grandi, grandissimi calciatori»