Dopo aver chiesto lo scorso fine gennaio 40 giorni di proroga per le indagini relative alla “manovra stipendi” in cui è coinvolta la Juventus nell’ambito dell‘Inchiesta Prisma, la FIGC e il procuratore federale Giuseppe Chinè hanno prorogato la scadenza delle indagini pre-deferimento di altri 20 giorni. Nelle mani della procura della federcalcio sarebbero finite, infatti, ulteriori prove pesantissime di ben 1000 pagine contro il club bianconero che al momento è impegnato nel ricorso sui 15 punti di penalizzazione in classifica per il “filone plusvalenze”.
Le pagine totali dell’inchiesta prisma ammonterebbero a ben 14mila e verranno analizzate nei prossimi giorni anche le deposizioni di Dybala e dell’ex membro del consiglio d’amministrazione della Juve, Daniela Marilungo, che avrebbe ammesso di aver approvato il bilancio ( falso ) dopo le pressioni di Andrea Agnelli, per poter permettere al club di iscriversi alla Serie A. ( Per questo tipo di reato il codice di giustizia sportivo prevede la retrocessione diretta e immediata in Serie B ).
Processo plusvalenze e manovra stipendi: cosa rischia la Juventus?
Da sottolineare che il processo plusvalenze e il filone manovra stipendi non sono per niente collegati tra di loro. Se il primo può finire in un nulla di fatto con il CONI che potrebbe restituire i punti alla Juve al termine del ricorso, il secondo ha un quadro accusatorio di dimensioni enormi. La strada extra campo tra i tribunali, dunque, sarà molto lunga per la Juventus e i suoi ex dirigenti indagati per falso in bilancio e false comunicazioni sociali e al mercato di società quotata in borsa.
I prossimi appuntamenti sono fissati per il 17 marzo quando Cristiano Ronaldo verrà interrogato dalla procura di Torino, e 27 marzo, data del processo penale per il club e 12 dirigenti. Con molta probabilità, il procuratore FIGC vorrà attendere l’esito delle prossime fasi oltre a quello relativo al ricorso, prima di stabilire la data definitiva del processo “Manovra Stipendi” ( ipotesi mese di maggio ) che potrebbe portare alla retrocessione diretta della Juventus in Serie B o a una forte penalizzazione dai 20 punti a salire.