Ci risiamo, sempre loro. Era il 13 dicembre 2018 e arrivarono a Roma circa 9 mila tifosi dell’Eintracht: ultima gara della fase a gironi di Europa League, l’Olimpico venne preso d’assalto e lasciato in mano ai tifosi ospiti. La Lazio, con la qualificazione in tasca e senza la possibilità di raggiungere il primo posto nel gruppo H, giocò in uno stadio praticamente deserto: poche migliaia in Curva Nord, per il resto fu un’invasione tedesca. Cori e bandiere, fumogeni e petardi. Momenti di tensione durante i 90 minuti, con gli steward che faticarono a contenere i tentativi di scavalcare le barriere in Curva Sud. Ma i disordini erano iniziati prima del fischio d’inizio e continuarono nella notte successiva alla partita: 14 tifosi dell’Eintracht furono sottoposti a Daspo dal Questore di Roma (5 anni). Nel pomeriggio avevano generato il panico per le vie della città, non solo nelle zone limitrofe allo stadio. Un gruppo era entrato in un supermercato impossessandosi di alcolici e generi alimentari. Un altro, anziché raggiungere piazzale delle Canestre (luogo prefissato per la partenza dei pullman), tentò di raggiungere l’Olimpico a piedi lanciando petardi e fumogeni contro i celerini. E poi bottiglie rotte, cartacce e cibo sparso a terra a Piazza del Popolo, diversi feriti nei tafferugli con la polizia. Tra i tedeschi, secondo le ricostruzioni, ci sarebbero stati anche gli ultras dell’Atalanta, gemellati con quelli dell’Eintracht. Fonte: Cds