Osimhen e la maschera, il nigeriano spiega perchè la indosserà ancora. I suoi attaccanti preferiti

Di grazie, comunque, Osimhen ne riceve anche. Quello della presidente della Stampa Estera, Esma Cakir, che ricorda la vicinanza del Napoli alle popolazioni turche colpite dal terremoto. Intanto Victor, che ha spiegato che continuerà a usare la maschera «perché mi sento più sicuro e anche con la Lazio ho preso un colpo», parla anche di quando era un ragazzino e il grande calcio era solo un sogno lontano. E qui cita un suo personalissimo pantheon che fa capire una cosa: Osimhen ha «studiato» il calcio. A cominciare da Didier Drogba: «Sono cresciuto guardandolo ed è stato uno dei giocatori che ho cercato di imitare». Ma non solo. «Anche Eto’o e Lewandowski perché sono calciatori che mi piacciono tanto, le cose che hanno fatto loro sono ciò che voglio ottenere io nella carriera». Di certo Osimhen di tempo per costruire un grande curriculum. A proposito di grandi curriculum, nelle prossime settimane anche un altro personaggio del calcio italiano verrà da queste parti per ritirare un premio speciale della Stampa Estera: José Mourinho.

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