Il campionato di serie A, al di là della sconfitta contro la Lazio, vede il Napoli saldamente al primo posto in classifica. Senza dimenticare anche il resto delle squadre. Di questo e non solo ilnapolionline.com ha intervistato il giornalista di Radio 24 Carlo Genta.
Prima di passare a Radio 24 qual è stato il tuo percorso lavorativo in precedenza? “A Radio 24 sono dal 1999, mentre prima ho collaborato con diversi giornali nella zona dove sono nato io, ovvero nel Pavese. Poi ho iniziato il percorso radiofonico dove trattiamo diversi argomenti, compreso quest’ultima trasmissione “Tutti convocati” “.
Tra i vari colleghi che collaborano con te ci sono Fulvio Giuliani e Pierluigi Pardo. Cosa prenderesti da loro in maniera particolare? “Con Fulvio Giuliani ci conosciamo da una decina di anni e spesso interviene anche a Sky la domenica assieme a me. E’ una persona che stimo tantissimo, ha molto da dire a livello giornalistico e non ha peli sulla lingua. Come per De Laurentiis, anche lui è molto simpatico e perciò ne parlo molto bene. Per quanto riguarda Pierluigi Pardo ci conosciamo da molto tempo, lui interviene anche in altri programmi, dove lo tirano per la giacca come si suol dire, però anche lui ti da diversi spunti in trasmissione e non solo”.
In settimana è intervenuto il presidente del Napoli De Laurentiis. Cosa ti ha colpito in maniera particolare e quali argomenti non ti sei trovato d’accordo? “E’ stato sicuramente un intervento molto interessante e lo apprezzo De Laurentiis per la sua schiettezza e la sua onestà di giudizio. Mi sono trovato abbastanza d’accordo con lui, ad eccezione quello nel creare un campionato europeo al posto della Conference League o Europa League, purtroppo è utopistico. Quando ha parlato della Superlega pensavo che aveva lo stesso concetto di Andrea Agnelli ed invece lo ha esposto in maniera chiara. Il presidente del Napoli può piacere o meno, ma ti da diversi spunti che si possono discutere in trasmissione o nei giorni successivi”.
Il Napoli ha perso la seconda partita in stagione, dopo l’Inter anche la Lazio. Questo k.o. da cosa è dipeso secondo te? “Detto che a mio avviso questa settimana è stata normale in casa Napoli, non mi è sembrato che si sia andati oltre al campo, ma penso che ci sia un aspetto da sottolineare. La Lazio ha giocato una partita molto accorta ed ha concesso poco agli azzurri. Se conosco Spalletti a lui gli saranno girate le scatole l’aver perso contro la squadra di Sarri. Lui non lo dirà neanche sotto tortura, ma è così. Il Napoli oggi sembra quel ciclista che ha un’ora di vantaggio sui rivali e deve correre da solo, questo paradossalmente non è semplice e può capitare uno scivolone del genere nell’arco della stagione”.
Infine si parla tanto delle prime della classe ma ti vorrei chiedere del Bologna e del suo allenatore Thiago Motta. Cosa ne pensi in merito? “Il Bologna ad oggi è la squadra rivelazione del campionato, forse anche più del Lecce di Marco Baroni. Quest’ultimo tra l’altro ex Napoli che decise il secondo scudetto segnando contro la Lazio. Thiago Motta è spesso visto con scetticismo anche dagli stessi presidenti quando viene scelto, ma poi lui sul campo dimostra quanto vale. Per certi versi è una sorta di Spalletti, anche se non allena una grande squadra come il Napoli, però riesce a metterci la sua impronta dovunque allena. Lui tra l’altro ha il merito di aver riportato a grandi livelli Riccardo Orsolini che non ha mai giocato come quest’anno. Ora ha diverse richieste anche da club internazionali come il Psg dove ci ha giocato ed anche allenato seppur le giovanili. Gli faccio i complimenti per il lavoro che sta svolgendo e mi auguro che prosegue così fino alla fine”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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