Paolo Casarin, ex arbitro e dirigente arbitrale, ha parlato nel corso di “Radio Anch’Io lo Sport” su RadioRai1: “Di Bello probabilmente non ha visto proprio l’azione perché non esisteva dare quel rigore ed era fuori posizione. C’è una situazione a livello europeo: si pretende dall’arbitro di campo una maggiore autorità e responsabilità, senza andare al Var per ogni cosa. Spinto da questo, ha provato a fare l’arbitro di una volta, sbagliando. Il quadro di ieri invece è stato un quadro importante. Maresca è stato bravo in Roma-Juventus. I falli sono pochi perché si arbitra sempre più all’inglese, se poi Kean dà un calcio a uno e viene e espulso, è l’eccezione che conferma la regola. Il caso Serra? È una situazione che desta perplessità. Nemmeno i giudici hanno capito cosa sia successo. Quello che mi sembra ormai noioso è che a bordocampo succede di tutto. Ai miei tempi l’allenatore non si alzava nemmeno dalla panchina, altrimenti andava fuori. Non capisco perché ci sia la corsa al quarto uomo da parte dei tecnici con l’arbitro che tende a reagire quando non dovrebbe farlo in nessuna situazione. L’arbitro ha una funzione chiara: lui è lì e non può offendere nessuno. Bisogna irrigidirsi un po’ di più. L’area tecnica non viene mai rispettata, ci deve essere maggiore ordine. Un minimo di rispetto per queste figure che appaiono di poco rilievo, servirebbe. Lui in ogni caso, è un arbitro e non deve offendere nessuno”.