Il miglior Zielinski è quello del 2020-2021, quando ne segnò dieci, divenne leader, uscì (apparentemente) da quel paragone a oltranza con Hamsik, entrò con prepotenza nel cuore di Napoli, che comunque l’ha sempre amato (e tanto), riconoscendogli non soltanto il senso autentico della bellezza ma pure una serietà inavvicinabile. E però adesso, il miglior Zielinski non è poi così lontano, almeno nella forma e semmai anche nella sostanza: a tredici giornate dalla fine del campionato, con l’ottavo di Champions League in tasca e dunque la possibilità di arrivare ai quarti, vede la doppia cifra vicinissima, la scorge e la accarezza, provando ad afferrarla, perché dà gusto atterrare tra gli eletti del gol. Fonte: Cds