A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Renzo Ulivieri, presidente associazione italiana allenatori, e ha parlato del Napoli di Spalletti.
Ecco le sue dichiarazioni:
“Non si può fare nulla contro questo Napoli a meno che non hai giocatori superiori in ogni ruolo, altrimenti è una squadra contro la quale è difficile giocare. Ci hanno provato tutti e si sono arresi. C’è grande qualità negli attaccanti, ma c’è grande qualità anche nei centrocampisti e nei difensori. È una squadra difficile da prendere. La medicina per giocare contro questa squadra ce l’hanno le grandi squadre del campionato inglese probabilmente, ma si è anche visto che qualcuna ci ha sbattuto la testa forte. Non conta il mercato in soldi, ma il saper fare le scelte di qualità.
Questa società insieme all’allenatore hanno fatto scelte dal punto di vista tecnico eccezionali. Quando indovini queste scelte hai un costo minore e la campagna acquisti va valutata non sul costo, ma sulla qualità dei giocatori. A centrocampo c’è grande qualità un po’ per gli acquisti e un po’ per il lavoro fatto da Spalletti. Poi c’è la difesa. Fa la differenza anche il lavoro fatto da Spalletti lo scorso anno, così è venuta fuori una vera e propria opera d’arte. Il Napoli ha la manovra quando le squadre si chiudono e ha anche la verticalizzazione.
È finalmente una squadra che ha realizzato principi e ha modernizzato quello che era il calcio italiano che verticalizzava troppo. Il calcio spagnolo che avevamo voluto copiare 10 anni fa non verticalizzava mai, il Napoli ha fatto sintesi di questi due concetti. Ieri c’è stato il corso introduttivo per parlare di tanti modi con cui si può difendere, un concetto solo le squadre non lo possono più avere. Il Napoli anche da questo punto di vista è diverso perché non ha un solo modo di difendere.
Spalletti fa spendere meno energie alla squadra. Se il dato sul possesso palla ha un senso? Ha un senso perché quando vai ad attaccare e trovi chiuso hai bisogno di far girare la palla. Quando subisci quel pressing immediato che il Napoli fa quasi sempre, è chiaro che devi palleggiare anche all’indietro e conservare il mantenimento della palla”.