Com’era la storia? Già: e figuriamoci avere il miglior attacco e anche la miglior difesa del campionato. Napoli straordinario, piccoli numeri che diventano grandissimi se analizzati dal punto di vista di Meret e i suoi fratelli: 15 gol subiti e il titolo di difesa più ermetica del campionato. E fosse soltanto questo: quattro partite consecutive con la porta inviolata, chiusa a chiave, e cinque se consideriamo anche la Champions; 12 clean sheet complessivi e 6 da gennaio che valgono il primato nei cinque campionati top d’Europa; e per finire, l’ennesima medaglia conquistata come terza squadra nella storia della Serie A dopo Inter e Juve capace di vincere cinque volte di fila in trasferta senza subire gol. Vengono quasi il fiatone e i crampi alle mani a leggerli e a metterli insieme. Ma il Napoli è questo, è l’emblema del concetto di squadra e di squadra equilibrata: una vera grande. Un sistema speciale dove tutti recitano a memoria – anche quelli che giocano meno – sia la fase offensiva sia la fase difensiva. Sì: è vero che si parla di difesa, ma i meriti vanno riconosciuti a tutti e non soltanto agli uomini della linea. A cominciare dall’allenatore. Fonte: CdS