Con quel contratto in scadenza che non ha mai avuto seriamente la possibilità di essere rinnovato, Spalletti gestisce Insigne e il re dei bomber di tutti i tempi Mertens con saggezza, non nega niente, antepone (ovviamente) sempre gli interessi della squadra e del club a quelli dell’opportunismo e quando non c’è più un domani sa già come ovviare, perché Kvara gli piaceva, lo aveva studiato dopo che Giuntoli glielo aveva “presentato“. Il Napoli di Spalletti allarga il campo, ha un calcio che sa del proprio allenatore, insegue lo spazio dopo averlo creato, e non soffoca il talento, semmai l’esalta.
Fonte: Corriere dello Sport