A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Fabrizio Lucchesi, ex direttore sportivo di Empoli e Roma:
“Non ho mai dubitato che il Napoli potesse fare benissimo anche a Francoforte. Poi finché non le giochi, certe cose non puoi mai saperle. La soddisfazione è tanta, il percorso di Luciano sta diventando unico se non magico. Questa squadra è diventata un problema per chiunque, sia in Italia che in Europa. Ha un’energia attorno che parte dalla città e che spinge tutto il Napoli. Tutto va bene perché la squadra poi è forte e si è creata una sinergia tra le parti in gioco. Ad Empoli, però, avrà una partita insidiosa: l’Empoli non ha nulla da perdere e proverà a fare bella figura contro Luciano. L’Empoli di oggi nasce dall’Empoli di 25-30 anni fa, dove ebbi la possibilità di essere protagonista con Luciano ed il presidente Corsi. Eravamo tutti giovani per i nostri ruoli, lui mi chiese se era una buona idea dare la panchina ad uno Spalletti calciatore ormai a fine carriera. E invece da lì, è nato l’Empoli al quale assistiamo oggi e che negli anni ha ceduto fenomeni in lungo e largo per l’Italia e l’Europa. Spalletti? Un allenatore nel bene o nel male condiziona una squadra, Luciano è tra i migliori in Europa nel miscelare ed esaltare le caratteristiche dei suoi interpreti. Spalletti ha creato un modello di gioco nuovo: persino uno come Guardiola lo guarda con piacere! E gli interpreti che ha Spalletti non sono mica elementi che in passato facevano numeri altrove, quindi complimenti a Luciano. Trattenere o cedere i campioni? Intanto penserei a vincere quest’anno, poi dopo si faranno altri ragionamenti. Con uno Scudetto vinto, gli stessi Osimhen e Kvaratskhelia non avranno una voglia matta di andare via. Poi arrivano le offerte e i grandi numeri: davanti a quelle offerte irrinunciabili i giocatori vanno dati, perché non si possono più inseguire. Tenerli contro volontà poi diventa soltanto pericoloso, perché poi quello sbaglia la stagione e hai buttato via tanti soldi sul mercato…”.