Se guardiamo ai numeri della fase a gironi, la domanda non sembra provocatoria, ma lecita. Il Napoli ha segnato più di tutti, 20 gol, per una media di 3,3 reti a partita quindi…può vincere la Champions League? E’ una squadra dal calcio europeo, in linea con la competizione. Ha la compattezza come valore primario, assalta l’avversario e lo induce a sbagliare. Difficilmente perde i riferimenti, ancor più difficilmente si scolla e slega i suoi reparti. Il Napoli si copre e si distende con meccanismi collettivi e sincronici. Il tutto unito ai grandi giocatori, ovvio. Ce ne sono due che farebbero bene ovunque, Premier League inclusa. Kvaratskhelia aggiunge fantasia alla nuova valanga azzurra, Osimhen dispensa la fisicità. La formula vincente sembra proprio questa: organizzazione, genialità, fisicità. Stasera a Francoforte deve solo guardarsi da se stesso, senza sottovalutare un avversario infido, aggressivo, corto e ben organizzato. Nessun auto-compiacimento. È la più europea delle italiane, può diventare la più europea delle europee. È un’occasione che il Napoli si è costruita con il lavoro di Giuntoli e Spalletti.
Fonte: Gazzetta