Lo stadio dell’Eintracht è un inferno, non perdono in Europa da 15 anni

Intervistato dai microfoni di SerieANews.com, queste le parole di Giorgio Dusi, giornalista di Tuttosport e BergamoNews.it:

 

“I tifosi dell’Eintracht sono qualcosa di magico: 35 mila persone in trasferta a Barcellona, c’è anche una enorme raffigurazione di Che Guevara nella parte del gruppo più caldo. E’ un inferno giocare a Francoforte? “Loro in casa sono spettacolari, perché poi se vai a vedere la storia recente del club, non è che hanno avuto grandissime frequentazioni con le coppe europee. Da quando ci sono tornati stabilmente, più o meno dal 2018 quando vinsero la DFB Pokal, sono rientrati insomma nel giro, hanno sentito questa cosa dell’Europa. Lo ‘slogan’, chiamiamolo così, dei tifosi dell’Eintracht è “Im herten von Europa”, ovvero “Nel cuore dell’Europa”. Una doppia metafora, perché chiaramente indica la posizione della città, che si trova al centro dell’Europa, è il centro finanziario principale, e anche perché è una squadra che va in Europa con il cuore. Una metafora che fa capire la passione dei tifosi che c’è dietro. Si può leggere molto nel sentimento d’appartenenza che c’è a Francoforte. C’era anche un’altra squadra qualche anno fa, l’FSV, era in Zweite e oggi è finita nelle serie minori. Forse l’Eintracht non è ancora grande quanto la città, anche se andando a vedere la storia ha vinto coppe, il campionato, ha una finale di Coppa dei Campioni giocata contro il Real Madrid. Infatti questa sarà la prima volta in Champions dopo 62 anni. E’ una nobile, non è una squadra che non ha tradizione. Non ha mai avuto, però, continuità nella tradizione a così alti livelli e l’entusiasmo è aumentato”.

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