Addio scaramanzia, a Napoli è boom di mercato del falso

In cima alla lista dei prodotti più venduti, le maglie da gioco, subito dopo le bandiere dal simbolo impronunciabile, poi sciarpe, cappelli, trombette, mascherine da zorro che vengono spacciate per «la copia originale della maschera di Osimhen», braccialetti di gomma, parrucche azzurre. Spuntano ovunque le bancarelle, ognuna è un mondo a parte, anche se i prezzi sono più o meno omologati in tutta la città, ogni venditore ha un suo approccio al cliente, ciascun acquisto ha una sua ritualità.
IL FATTURATO
Sul bilancio 2021 della società azzurra, il merchandising ha fatto registrare un valore di 3,3 milioni; sul mondo della contraffazione napoletana del 2023 i prodotti tarocchi legati alla società azzurra faranno registrare un fatturato che supera i due milioni di euro: ovviamente si tratta di valori calcolati in maniera spannometrica, perché le aziende produttrici dei falsi, e i bancarellari che li vendono, come potete facilmente intuire non presentano bilanci e non rilasciano scontrini.
La Guardia di Finanza continua a eseguire blitz e sequestri, l’ultimo, alla fine della scorsa settimana, di una intera fabbrica nel Salernitano che produceva falsi calcistici a ciclo continuo. Ma il mondo della contraffazione è magmatico, inafferrabile, continua la produzione senza sosta, riempie il mercato con centinaia di migliaia di prodotti ogni giorno.
I PREZZI

Ormai ce n’è una ad ogni angolo della città: le bancarelle «azzurre» si moltiplicano, e anche gli affari. I prezzi crescono ad ogni vittoria del

Napoli e sono gli stessi venditori a spiegare che «è meglio che la maglia ve la comprate oggi perché già la settimana prossima costerà di più».

Proprio la maglia è in cima alle richieste delle persone. Ce ne sono di varie tipologie, da quella che sembra ritagliata nella carta velina a quella che sembra esattamente identica all’originale, anche se i dettagli ne tradiscono la provenienza. La maglia di prima fascia, taglia bambino, con il 77 e il nome di Kvaratskhelia, che a ottobre si prendeva con 8-10 euro, oggi viene venduta a 15 euro; per la taglia da adulto si arriva a 20, ma si tratta di un pezzo tarocco per davvero, del quale valuti la durata in una, massimo due volte di utilizzo, prima di vederlo ridotto in brandelli. Le maglie più vicine all’originale arrivano fino a 40 euro ma in quattro bancarelle su cinque ci hanno detto che bisogna ordinarle per riuscire ad ottenerle.
Il prezzo richiesto per sciarpe e cappelli, indipendentemente dalla taglia e dal colore, è fissato a dieci euro (prima, contrattando, venivano via a 5). La trombetta azzurra col terzo scudetto già disegnato costa tra i 5 e gli 8 euro.
LE BANDIERE
Discorso a parte per i drappi celebrativi dei trionfi del Napoli. Quelli con l’immagine di un singolo calciatore arrivano a 20 euro dopo un po’ di contrattazione, quelli giganteschi che annunciano già la conquista del terzo tricolore sono già fissati a 40 euro, ma c’è anche chi ce ne ha chiesti 50. Siccome le attività di contrasto alla falsificazione vanno avanti a pieno ritmo, tutti i bancarellari si lamentano della carenza di approvvigionamenti e lanciano l’amo del «fra un po’ non si troverà più niente», per convincere l’acquirente a comprare anche se i prezzi sembrano assurdi: «Guardate che più si va verso la fine del campionato e più i prezzi saliranno, se comprate oggi fate un affare vero».
C’è, infine, il nascente mercato delle bombolette spray per colorare i capelli. Quelle azzurre stanno andando a ruba in città perché i giovanissimi hanno deciso, con un tam tam social, che nel giorno della festa bisognerà andare in giro con i capelli tinti dei colori del Napoli. In questo caso le piattaforme web sono d’aiuto: di bombolette per colorare i capelli d’azzurro ce ne sono tante in vendita sui portali online e i prezzi sono (ancora) accessibili.
A cura di Paolo Barbuto (Fonte: Il Mattino)
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