Costacurta: “In questo momento il Napoli può batterle tutte”

Alessandro (detto Billy) Costacurta è iscritto all’esclusivissimo club di quelli che sono riusciti in questa impresa: vincere la Coppa dei Campioni, ora Champions League. Ne ha vinte ben cinque, sempre con la maglia del Milan. Oggi è una delle voci di punta per il commento tecnico di Sky Sport e domani analizzerà la gara del Napoli a Francoforte.
Andiamo subito dritti al punto: questo Napoli dove può arrivare? «Non vorrei che possa passare come una sciocchezza, ma per approccio e atteggiamento il Napoli è la più forte in Europa».
Come mai ne è così sicuro? «Ha un elemento che al momento manca a tutte le altre. La coralità in fase offensiva e in quella difensiva. Questo secondo me è stato il capolavoro vero che ha fatto Luciano Spalletti. Ha dato lezione a tutti, ha messo in riga gli allenatori d’Europa. Sono estasiano davanti a quello che ha fatto».
Non le sembra di andare troppo veloce? «Ecco, al netto di quanto detto del Napoli, poi ovviamente ci sono le altre e sappiamo perfettamente che una competizione come la Champions League è in grado di tirare fuori dai giocatori quelle motivazioni che in campionato magari non ci sono. Su una cosa però sono sicuro…».
Prego. «In questo momento il Napoli è più forte di Manchester City e tutte le altre».
Però, ecco: le rivali non mancano. «Le inglesi viaggiano sempre sul doppio binario: Premier-Champions che alle volte ti può togliere qualcosa. E poi va anche detto che le squadre più forti d’Europa ancora non hanno dato grosse prove di forza nei loro campionati. Ecco perché sono convinto che in questo momento il Napoli ha un atteggiamento tale da permettergli legittimamente di poter sognare in grande. Ora può superarle tutte, ma tra due mesi quando i giocatori si saranno risvegliati dal torpore non so».
Intanto domani si riparte da Francoforte. «Ho un’ottima considerazione delle squadre tedesche, e per di più l’Eintracht ha uno degli attaccanti più in forma d’Europa che è Kolo Muani. In campionato, contro il Bayern a Monaco, l’Eintracht ha fatto una bella partita e ha strappato il pareggio. Glasner ha una squadra tale da poter mettere in difficoltà il Napoli. Non vorrei che fossimo tutti estasiati dal calcio degli azzurri in campionato e pensassimo che possa travolgere chiunque».
Pensa che questo Napoli possa aprire un ciclo o creare un’era? «Le ere le costruisci nel tempo. E lo fai valutando l’atteggiamento che hai ogni volta, senza guardare l’avversario. Ho fatto parte di una squadra che è stata imbattuta a lungo perché eravamo sempre convinti ogni partita fosse la più importante. Ora anche gli azzurri devono essere concentrati ogni 3 giorni. È chiaro che è difficile. Ma non solo».
Ovvero? «Ci vuole continuità. E il dubbio è che i due o tre fenomeni che hanno preso potrebbero essere ceduti in estate. Stiamo parlando di giocatori che stanno sorprendendo. Non vorrei che alcune sirene inglesi o francesi possano convincerli. Per costruire un’era ci vuole tempo. Quando vinci uno scudetto non è che hai fatto qualcosa di sensazionale. Entri nella storia se fai altre cose. Devi vincere in Italia e in Europa».
Intanto i campioni ci sono. «Kim è sensazionale. Si è adattato con una naturalezza impressionante. È lui la vera scoperta di questo Napoli. All’inizio della stagione sottovalutavo il Napoli perché la perdita di Koulibaly pensavo non potesse essere colmata con nessun difensore al mondo. Invece Kim è andato forse anche meglio. La grande sorpresa è proprio lì. Ha dato la solidità difensiva di cui aveva bisogno l’intera squadra».
E invece i due davanti? «Sono una bella coppia. Un grosso e un piccolo. Come loro ci sono stati tanti tandem vincenti nella storia del calcio. Di Kvara mi aveva parlato Kaladze qualche anno fa e il Napoli è stato il più bravo ad andare a prenderlo prima degli altri. È un giocatore incredibile e non so da dove sia saltato fuori, come quando hanno scoperto il tartufo di 6 chili. Dove cavolo era fino a 6 mesi fa? Con Osimhen forma una accoppiata sensazionale. Adesso però iniziano le partite da dentro o fuori e sono le grandi prove che ti fanno entrare dritto nella storia».
Osimhen continua a segnare a raffica. «Non credo ci siano più dubbi: è tra i primi 5 attaccanti in Europa. A Francoforte sarà un bello scontro con Kolo Muani. Anche perché tutte le big europee stanno cercando un centravanti e Napoli-Eintracht sarà la partita che tutti vedranno. Spero che il Napoli non lo venda a fine stagione».
Come vede le altre italiane in Champions? «Il Milan ha già dimostrato il suo valore con il Tottenham. Secondo me anche l’Inter può fare bene. Ha una mentalità europea che viene meno nel campionato italiano. Quando vedi che perde 5 punti con Empoli e Sampdoria ti rendi conti che forse sono attratti da quell’altra competizione».
E cosa si augura per le italiane? «Per il Napoli sogno una finale spettacolare con il Psg, perché così entri proprio in una dimensione diversa della storia. Ma ammetto che mi piacerebbe anche una bella finale tutta italiana anche perché se vogliamo dirla tutta, sono l’unico che ha fatto una semifinale e una finale contro un’altra italiana in Champions»
Il Mattino
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