A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Mauro Meluso, direttore sportivo:
“Da uomo del Sud e di sport faccio il tifo sfegatato per il Napoli nella corsa Scudetto, dove ho tanti amici… Il mio testimone di nozze è Enzo De Caro, quando ci sentiamo lo sento davvero entusiasta! Il primato del Napoli era difficile da pronosticare, ma non impossibile se consideriamo la stagione vissuta lo scorso anno. La casa è stata costruita bene, con basi solide e con molta intelligenza. Tutti hanno fatto un lavoro straordinario, poi vedo una ferocia negli occhi dei giocatori che non vedo nelle altre. La gara con la Cremonese ne è stata la dimostrazione. Giuntoli? Il calcio è un’azienda particolare, da una settimana all’altra passi dal bravo al poco di buono. Cristiano ha fatto un lavoro straordinario anche e soprattutto per costanza. Alle spalle non ha una società che si svena economicamente, per quanto solida. Lui ha avuto coraggio e idee per sostituire i big con potenziali fenomeni. La differenza poi l’ha fatta con Spalletti e con De Laurentiis al suo fianco. Il caso Juventus? Era una valanga inarrestabile, che avrebbe travolto chiunque. Ormai è acclarato l’abuso di plusvalenze, non solo la Juventus ed era diventato un rimandare il problema senza mai affrontarlo. Le altre del campionato sono quelle più in difficoltà dal punto di vista economico e sono alle spalle del Napoli. Io al Benevento? Non vorrei sembrare ruffiano, ho conosciuto Vigorito negli scorsi anni. Non l’ho mai sentito, ma se mi chiamassero sarebbe un onore”.