Nel largo, ma anche nello stretto, dialogando tra di loro o anche no. Quando Khvicha parte, Victor se ne sta largo, fa movimenti che stordiscono, osserva e se occorre interviene; e quando Osimhen s’allunga, Kvratskhelia l’insegue negli scarichi, si sistema a distanza non ravvicinatissima oppure sì, e se è necessario dà una mano. C’è il tandem made in Naples che sta immediatamente alle spalle di Haaland e Foden. Una coppia che non soffre di timidezza, non ha paura delle grandi, non si intenerisce. Nella gigantesca giostra nella quale Osimhen e Kvratskelia si sono accomodati, c’è energia alternativa e una felicità contagiosa. Dal pipita alla pepita si tratta di cambio di vocale, ma Osimhen non si ferma più, se continuasse con la media avviata l’8 gennaio a Marassi, finirebbe persino per sgretolare il primato del suo predecessore argentino. Kvaratskhelia, l’altra faccia tosta del gol, lo scugnizzo della fascia sinistra che stringe per chiudere con il destro: undici gol (complessivi) e dodici assist portati in dote, per ora, dalla Georgia da questo ventiduenne che sa fare tutto, pure calciare i rigori. Kvara non lascia niente, non valuta l’opzione “corner”. Lui ed Osi, perchè è la somma che fa il totale, ma anche la differenza….
Fonte: A. Giordano, CdS