Guai a parlare di Champions o di scudetto a Luciano Spalletti. Se il gioco del suo Napoli in campo è spettacolare e insegue sempre profondità e gol, in conferenza stampa il tecnico alza il catenaccio per evitare qualsiasi forma di distrazione all’ambiente «Si mangia col presente. Per costruire il futuro». E a chi gli chiede sul suo, di futuro, risponde: «Il mio contratto è un minuscolo dettaglio rispetto all’obiettivo grande che abbiamo davanti. Non creiamoci problemi da soli. Mi parlate di tabelle e calcoli. Io non sono bravo coi numeri, ma se ho capito bene dovremmo vincere 13 partite sulle 17 che restano: e vi sembra una cosa semplice?».
Le scatole girate. Spiega in concreto il tecnico: «Ho troppi motivi per pensare alla partita con la Cremonese per stare appresso a pensieri diversi. Non abbiamo ancora dimenticato che ci ha eliminato la Coppa Italia. E conosciamo le loro qualità. Noi all’andata abbiamo vinto largo, ma solo nel finale. A loro le partite non sfuggono di mano. Sanno difendersi e ripartire con le giocate a terra, sanno giocare con Ciofani il pallone lungo. Difficile dargli il colpo del k.o. Questa è una partita assolutamente da vincere. Se lo fai aumenta autostima ed entusiasmo. E poi non dimentichiamo. Ci sono girate anche le scatole per l’eliminazione di Coppa Italia. Sul conto dobbiamo metterci anche questo con la Cremonese. Ci siamo rimasti male. A noi serviva andare avanti per dare spazio a chi ogni giorno si allena con serietà. E nonostante il mio… impegno Gaetano diventerà uno dei migliori centrocampisti».
Scelte discutibili del tecnico? «Anch’io posso commettere degli errori, ma certi ragionamenti li faccio fra me e il figliolo della mi mamma».
Effetto MaradonaAnche oggi attesi 50 mila spettatori a Fuorigrotta. «Abbiamo bisogno dei tifosi. Quando il Napoli fa star bene il proprio popolo mi piace molto». Sulla formazione non sono attesi stravolgimenti. Possibile l’alternanza dei terzini sinistri e delle ale destre.
Fonte: Gazzetta