La passione della musica ha superato quella del calcio, «ma il tifo per il Napoli non è in discussione, sia chiaro». A parlare è LDA, nome d’arte di Luca D’Alessio, in gara a Sanremo con Se poi domani e ieri sul palco con Alex Britti in Oggi sono io, ha ereditato la passione per gli azzurri da papà Gigi. Quella per la musica, invece, è tutta sua.
Come sta andando questo Festival?«Benissimo, ho realizzato un sogno, anzi il sogno che coltivavo da quando avevo 13-14 anni. Giocavo a calcio a buoni livelli, dicevano tutti che ero una promessa, ma anche quando correvo con il pallone tra i piedi in testa mi giravano le canzoni».
Quali?«Ascolto di tutto, da Celentano e Sfera Ebbasta. Sono un fan della musica italiana».
E del Napoli.«Certo».
Beh quest’anno tra Sanremo e campionato non sta andando male...«È senza dubbio l’anno più bello della mia vita».
Parliamo della squadra di Spalletti?«È un gruppo incredibile dentro e fuori dal campo, stanno facendo qualcosa di straordinario. Merito di Spalletti e del suo staff, ma gli ingredienti che stanno facendo la differenza sono tanti».
Ad esempio due giocatori come Osimhen e Kvaratskhelia.«Certo, anche se il mio preferito è Lobotka, ha avuto una crescita incredibile, è uno che sa sempre cosa fare in campo, che è sicuro di sé e che trasmette sicurezza anche a noi tifosi».
Possiamo dire che lo scudetto lo avete in tasca?«No».
Scaramantico? «Moltissimo… Io la parola che inizia con la “s” e finisce con “etto” non la pronuncio, al di là dei 13 punti di vantaggio».
L’estate scorsa avresti mai pensato che il tuo Napoli potesse fare tanto?«Assolutamente no, c’è la stessa incredulità di quando ho saputo che sarei venuto a Sanremo».
Ricordiamo uno strepitoso video su Instagram. Ti scateni così anche allo stadio? «A dire il vero no, sono un tifoso piuttosto calmo, anche perché da ex giocatore sto attento a tutto, a partire dalla parte tecnica».
Sei capace di mantenere il controllo anche quando aspetti di cantare dietro le quinte dell’Ariston? «Ci provo, ma è la cosa più difficile in assoluto».
Chiudiamo con tre idoli del calcio e tre della musica. «Messi, Ronaldinho e Neuer; Justin Bieber, Bruno Mars e papà».
Fonte: Gazzetta