Sono biglietti di taglia grossa, enorme, gigantesca, una specie di zecca del football che ripaga degli sforzi degli investimenti e delle fatiche di domare i budget del monte ingaggi e consente di continuare a guardare lontano, perché – lo dicono spesso i padroni del pallone – «vedere denaro, dare cammello».
Tra le dune di questo calcio, lo scudetto è una risorsa pure economica, non rappresenta esclusivamente un’emozione da assaporare con gusto e per sempre: gli effetti del titolo, come nelle Borse, si avvertono plasticamente e diventare campione di Italia aziona un moltiplicatore, ingrandisce i valori.
Per la sola voce legata al piazzamento in classifica, il tricolore offre più o meno offre venti milioni invece dei circa diciassette del secondo posto o dei quasi quindici del terzo, portando così il totale dei ricavi della Serie A a circa 64,2 milioni di euro. Che certo resteranno lì nella sbornia di quella felicità immaginabile. Perché lo scudetto è una ricchezza per l’anima.
Fonte: CdS