A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Antonello Perillo, vice direttore TGR Rai Nazionale, e ha parlato del Napoli di Spalletti:
“Dichiarazioni Santoriello? Le cose vanno contestualizzate. Lui si stava quasi giustificando per avvalorare la sua tesi di archiviazione. I social hanno fatto rimbalzare quel video, ma non è stato postato da lui. Mi sembra evidente che bisogna stare attenti ad ogni cosa, ma è pur vero che non è lui l’ordine giudicante. Sicuramente io mi sentirei turbato da quelle dichiarazioni, senza togliere nulla all’onestà intellettuale di quella persona.
Mi dispiace molto di tutto quanto sta accendo, in generale. E un peccato che quest’inchiesta sia emersa quando il Napoli sta stracciando il campionato sul campo. Fatti di La Spezia? Assurdo. Il calcio italiano è ancora fermo a qualche decina di anni fa. Non si risolve con 10.000 euro di ammenda il problema di razzismo negli stadi. A settembre sono stata a Verona con mia moglie per vedere uno spettacolo meraviglioso, abbiamo trascorso
3 giorni e ci mancavo dai tempi di Maradona, ho scoperto una città tra le più belle d’Italia, ma evidentemente abbiamo ‘napoletani’ scritto in faccia e vi posso assicurare che non c’è stato nessuno che ha avuto atteggiamenti razzisti, al contrario. Poi, allo stadio, magari c’è una frangia che rovina l’idea che uno può avere dei rapporti tra due città. De Laurentiis? Si può aprire un ciclo, soprattutto se resta Spalletti. Lobotka, Mario Rui, Osimhen sono cresciuti radicalmente”.