Quei prestiti valgono oro e diventano investimenti importanti per il futuro. Sì perché il Napoli oltre a chiudere operazioni importanti, se non eclatanti come quella di Khvicha Kvaratskhelia, ha realizzato altri ingaggi in prestito. Sempre però con una politica di sostenibilità ben chiara per cui per l’equilibrio dei conti, il presidente Aurelio De Laurentiis autorizza le spese in entrata, dopo le cessioni onerose. In particolare sono due gli affari in cui è stata utilizzata la formula del prestito e che diventeranno a fine stagioni due acquisti, uno certo e l’altro più che probabile. Riguardano Giacomo Raspadori e Giovanni Simeone. Mentre in prestito “secco” sono arrivati in gennaio il portiere Pierluigi Gollini, il terzino polacco Bartosz Bereszynski e il centrocampista francese Tanguy Ndombele. Fonte: Gazzetta