Pellegatti: “Facile dire ora che Giuntoli è bravo, ma i Manolas e i Verdi li prese lui”

Carlo Pellegatti, ex storico giornalista di Mediaset, ha parlato a “Santo Catenaccio“, podcast condotto da Alberto Caccia e Michelangelo Freda. Queste alcune sue dichiarazioni:

“Questo è un momento molto difficile del Milan, perchè ha perso il vero fuoriclasse della scorsa stagione, ovvero l’identità di gioco più del singolo calciatore. Un’identità di gioco che va ritrovata, altrimenti diventa davvero dura. Il 2-2 subito dalla Roma nel recupero da Abraham ha tolto ogni convinzione, è lo spartiacque stagionale di una trasformazione di una squadra che perde ogni convinzione e sicurezza.

Il mercato del Milan decisivo in negativo? Sicuramente non ha reso ma vorrei dire una cosa: vediamo in casa Napoli. Oggi la squadra partenopea è vista come esempio, come l’anno scorso il Milan, viene elogiata con tanti complimenti con frasi che incensano operazioni come la cessione di Koulibaly e l’acquisto di Kim e l’aver incassato soldi. Ok. Viva Giuntoli e viva il Napoli e i suoi dirigenti. Poi però, attenzione, possono capitare le stagioni dove prendi i Manolas, i Verdi o addirittura Petagna a 35 milioni e fallisci tutto. Bisogna essere equilibrati, Giuntoli non era uno sciocco quando ha preso quei calciatori e adesso per tutti è bravo, non si può ricordare solo l’ultimo calciomercato, ogni stagione fa storia a se.

La situazione della Juve? non entro nello specifico perchè non conosco bene la situazione, di certo non è affatto un bene per tutto il calcio italiano. Mi dicono che la Juve rischia ulteriori 20 punti di penalizzazione, ma poi c’è il problema dei bilanci che per una società quotata in borsa sono cose che fanno differenze. Attenzione però, il calcio italiano vive di televisione e saltando la Juventus – se punita pesantemente – poi ci sarebbero dei problemi perchè saltano gli abbonati della squadra bianconera. Poi se va punita, va punita. Però ci sono dei risvolti particolari”. 

Alberto CacciaCarlo PellegattiGiuntoliMichelangelo FredaNapoliSanto Catenaccio
Comments (0)
Add Comment