Il Napoli in campionato veleggia primo in classifica con un buon vantaggio sulle dirette concorrenti, ma la strada è ancora lunga, visto che mancano 18 partite. Di questo, ma anche sul tema mercato e la Primavera di Frustalupi, ilnapolionline.com ne ha parlato con il fondatore dell’Universal Group Riccardo Napolitano.
Che esperienza è stata per Davide Costanzo all’Alessandria a livello professionale? “Un’esperienza che lo ha sicuramente fatto crescere, dove si è potuto comunque confrontare con altri giocatori. A livello di campo non è certamente contento di come sono andate le cose ed ecco che abbiamo accettato la Pro Vercelli”.
Cosa lo ha spinto ad accettare la Pro Vercelli, anche se il debutto è stato poco fortunato? “Davide è stato fortemente voluto dalla Pro Vercelli, è stata la prima squadra a cercarlo quest’estate ma all’epoca lui era in ritiro col Napoli e non si fece nulla, poi a Gennaio si è profilata l’occasione e la Pro Vercelli ha chiamato di nuovo, ed eccoci qui.
Davide è arrivato ieri sera dopo la partita a Vercelli, dove è stato accolto benissimo dal Presidente e dal DS e da tutto lo staff, anche la squadra lo ha accolto con gioia, ora bisogna voltare pagina, l’Alessandria è un capitolo chiuso ora pensiamo solo alla Pro Vercelli e Davide è concentrato solo su questo, non vede l’ora di fare la sua parte”.
Tu che sei procuratore, ti vorrei chiedere come il nostro paese potrà colmare la distanza con il mercato della Premier League? “Io sono un intermediario registrato in Inghilterra, purtroppo noi abbiamo diverse difficoltà create da chi dovrebbe rendere le cose facili, invece ci sono persone con mentalità vecchie che non aiutano, anzi molte volte al contrario distruggono i giovani, il risultato è palese l’Italia manca ai mondiali, i giovani calciatori italiani sono sempre meno e i giovani calciatori stranieri ne sono sempre di più e questa è la prova che con i giovani calciatori italiani si sta fallendo e oltre a dirlo in tv e sui giornali chi di dovere non fa nulla per cambiare il sistema. Personalmente ho avuto modo di parlare col mio amico Vincenzo Morabito, e anche lui è d’accordo con me in Italia serve una riforma partendo dalla Legapro, ad esempio lui proponeva una cosa che a mio avviso è straordinaria, eliminare 40 squadre di Legapro e inserire al loro posto 40 squadre (20 di A e 20 di B ) composte dai giovani che finiscono le primavere e continuano il loro percorso in un campionato di Legapro con le loro rispettive società formando delle “cantere” per i giocatori più giovani e talentuosi, in Spagna e in altri campionati questo sistema già esiste ma in Italia siamo sempre gli ultimi. In questo per esempio la Juventus è stata lungimirante perché ha già capito che questo sistema è sbagliato e infatti ha creato una Juventus B (Juventus Next Generetion) che disputa il campionato di Legapro e non si può dire che sia certo un caso che la Juventus abbia un numero notevole di giovani calciatori bravi”.
Qual’è il bilancio con la Universal Group, tra campo e mercato? “Ottimo, noi insieme all’avvocato e agente sportivo Antonio d’Atri e insieme all’agente sportivo Giovanni Lione, ci siamo suddivisi i compiti, abbiamo una rete scouting importante composta da tanti ragazzi giovani e capaci che a loro volta possono confrontarsi anche con il mister Gennaro Iezzo un vero intenditore di calcio. Ma il vero valore lo fanno i nostri calciatori coi quali abbiamo sempre cercato di creare dei rapporti veri cercando di capire ogni esigenza, in un qualche modo, nel nostro possibile cerchiamo di essere una famiglia”.
Il Napoli di Frustalupi è in lotta assieme a Inter, Milan e Atalanta, te lo aspettavi una classifica così in basso nella Primavera 1? “Il Napoli primavera per me è una cosa importante, purtroppo i risultati non sono quelli sperati, e spero che il mister Frustalupi possa riuscire a risolvere i problemi della squadra, il percorso è ancora lungo, non abbattersi è fondamentale”.
Tu conosci il modus operandi Giuntoli e dello scouting, quest’anno un capolavoro incredibile. Te lo aspettavi? “Si. Sono anni che lo dico sempre che Giuntoli è un intenditore vero di calcio, ma non tutti la pensavano così fino a poco tempo fa, ricordo bene ad esempio le parole di alcuni addetti ai lavori che attaccarono l’operato di Giuntoli quando arrivarono Elmas e Lobotka, lui fu uno dei tanti che lo attaccò anche con parole forti, ma questa è solo una riprova che tanti opinionisti e purtroppo anche addetti ai lavori non capiscono così bene il calcio come dicono e come credono. Giuntoli è l’arma vincente di questo Napoli perché ha allestito una squadra che oggi tutti osannano ma che all’inizio del campionato davano per sesta o settima in classifica per la fine del campionato…. Ora chi aveva ragione? Giuntoli e chi lo ha sempre difeso o tutti gli altri che parlavano sempre?”.
Infine domenica sfida contro lo Spezia. Sulla carta un match non difficile, ma quali le insidie? “Ogni partita va giocata e va affrontata e soprattutto va vinta, ma questo non tocca a me spiegarlo… Il Napoli ha una grande mentalità e sa benissimo cosa bisogna fare da qui alla fine. Io ci credo, perché il Napoli rischia da diversi anni la vittoria del titolo contro ogni aspettativa, a fine campionato sarà facile parlare, tutti prenderanno la parola, io lo dico dall’inizio questo Napoli può vincere e divertire, e non è una questione di scaramanzia, ma all’inizio è sempre difficile dirlo, alla fine tutti sono bravi a parlare … Io ci ho sempre creduto, andate a vedere le vecchie interviste, non sto dicendo nulla di nuovo. Il Napoli vince!”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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