Il campo sembra sempre più lontano in casa Juventus. Difficile concentrarsi sulla Coppa Italia e sulla gara con la Lazio ascoltando quanto avviene a Roma e nelle sedi del diritto sportivo. La Juventus corre il rischio di non dover fare solo i conti con i 15 punti di penalizzazione ma rischia una nuova stangata dalla giustizia sportiva.A riportare l’ultima indiscrezione che riguarda la Juventus è il Corriere dello Sport che rivela come il procuratore capo della Figc, Chinè, stia lavorando sul secondo filone di indagini relativo alla Juventus e che riguarda la manovra stipendi. Secondo quanto filtra dagli ambienti vicina alla Procura, Chinè sembra orientato a chiedere non meno di 20 punti di penalizzazione per il club bianconero, dando così un’altra stangata al club bianconero dopo i 15 punti di penalizzazione per il caso plusvalenze.
Juventus, i 40 giorni di proroga chiesti dalla Procura
La Procura della Federcalcio solo qualche giorno fa aveva chiesto una proroga di 40 giorni per l’inchiesta che riguarda la manovra stipendi della Juventus. Il fascicolo su questo filone di indagini doveva chiudersi il 29 gennaio ma alla luce degli atti che sono arrivati dalla Procura di Torino nell’ambito dell’inchiesta Prisma, Chinè ha chiesto più tempo per valutare e fare ulteriori approfondimenti. Secondo l’accusa, nel corso della pandemia la Juventus avrebbe alleggerito il bilancio tagliando gli stipendi dei calciatori riducendo il rosso negli esercizi della società. Una manovra che è stata poi ripetuta anche ella stagione successiva sempre con l’intento di salvaguardare i conti del club.
Caso plusvalenze, la Juventus prepara la difesa
La Juventus si prepara però a difendersi su più tavoli. Il primo riguarda senza dubbio la penalizzazione per il caso plusvalenze con il team bianconero che secondo quanto scrive il Corriere dello Sport, intende provare a ribaltare la sentenza grazie a un vizio di forma. Secondo i legali bianconeri infatti la Procura federale avrebbe avviato il suo procedimento fuori tempo massimo e questo sarà uno degli aspetti su cui si giocherà la partita al ricorso di legittimità che sarà presentato al Collegio di Garanzia del Coni.
Fonte: sport.virgilio.it