La chiamata delle 19.48 (da orologio sullo schermo): un giovanotto, perché la voce sembra proprio quella di un ragazzo, compone il numero di DeLa e attiva il vivavoce mentre il suo sodale registra il video. Testuale:
«Presidente, volevo congratularmi. Siamo troppi forti».
E lui: «Sì, vabbè. Grazie, grazie… Chi è al telefono?».
Ma il tifoso incalza: «Lo vinciamo lo scudetto, preside’?».
E De Laurentiis, infastidito, risponde: «No, non lo vinciamo lo scudetto perché adesso metto un premio a tutti i giocatori di cento milioni cadauno per non vincerlo».
E il tifoso: «Preside’, io vi amo».
E il presidente, ormai spazientito: «I napoletani mi hanno rotto il ca…, hai capito?».
E l’interlocutore, ridacchiando: «No preside’, nooo».
E Adl: «Eh sì, figlio mio, perché siete di una tale stronzaggine che io delle volte dico: ma è possibile che noi diciamo che i napoletani sono i più paraculi del mondo? Ma sono paraculi tutti quei napoletani che hanno abbandonato Napoli. A voi Napoli vi obnubila il cervello. Vi rincoglionisce».
E il tifoso: «No, preside’. Non dite così. Vi prego».
PIZZA E BRACE.
Postilla linguistica: dare del voi e non del lei è un’antica usanza partenopea.
Dicevamo. Di nuovo il presidente: «Ma sì, perché voi la mattina vi alzate, guardate il sole, guardate il mare... ».
E il giovane: «E pensiamo allo scudetto!».
E DeLa: «Guardate la pizza, una pizza di merda perché la pizza a Napoli è una merda, e ahhh… Tirate un bel respiro… Hai capito?».
Il tifoso non si arrende e comincia un botta e risposta scherzoso: «Preside’, siete la vita mia. Voi state giocando, lo so bene. State giocando con i nostri sentimenti! Quest’anno vogliamo il tricolore».
E lui: «Ah, sono la vita tua? Eh. Vedrai, altro che tricolore: quest’anno se non vinciamo la Champions vi mando a fanculo tutti quanti».
Finale: «Come siete forte, preside’. Un bacio».
Una volta pubblicata la conversazione, arriva il tweet di De Laurentiis: «La telefonata che avete ascoltato tra me e un tifoso è ovviamente ricca di ironia e provocazioni. Ci siamo divertiti un po’, ho detto tutte cose false tranne una: quella sulla Champions, alla quale teniamo molto».
Ieri sera, a due giorni dalla vittoria con la Roma, il presidente ha invitato Spalletti, la squadra e gli staff a cena in provincia di Caserta. Una cena a base di carne alla brace.
Fonte: CdS