Vigilia della trasferta a Napoli, Mourinho è diretto come sempre in conferenza stampa a Trigoria, a cominciare dal caso Zaniolo. «Purtroppo sembra che avessi ragione io dopo Spezia-Roma, da un mese il giocatore dice che vuole andare via. Dopo la partita contro lo Spezia ho dato martedì allenamento opzionale: tutti quelli che erano in panchina sono venuti e anche molti di quelli che avevano giocato.
Quando un calciatore dice al mister, alla società e ai compagni che non vuole giocare nella Roma e non vuole allenarsi col gruppo, ecco perché dico purtroppo: perché la situazione ideale è avere giocatori felici. Nicolò non è a disposizione, il mio focus è sulla squadra e sui giocatori che vogliono lottare per la Roma: dentro questa dinamica non fa parte del progetto Napoli».
Che Napoli si attende?
«Lo stesso che vediamo dal primo giorno.
Complimenti al Napoli per lo scudetto perché è suo meritatamente. E la squadra più forte, ha un buon allenatore e buoni giocatori: hanno fatto un ottimo mercato e stanno facendo un lavoro fantastico, non penso che Milan e Inter, che sono a 12-13 punti, possano infilare 6-7 vittorie consecutive. Ma noi andremo lì per provare a vincere la partita».
A cosa è legato il futuro di Mourinho alla Roma? «La domanda va fatta alla società. Quando ero più giovane e maturo magari avrei discusso con la stampa di cose interne, ma la maturità aiuta a essere più equilibrato, più uomo società e meno egocentrico».
La Roma si è indebolita sul mercato di gennaio?
«Bisogna definire prima la situazione Shomurodov: se verrà definita la sua cessione avremo un giocatore in meno. Parliamo di un ragazzo fantastico che ha bisogno e merita di giocare in questi 6 mesi».
Si aspettava qualcosa in più dal mercato?
«No, adesso la situazione del fair play finanziaria è chiara. Abbiamo tutti una visione completa sui limiti della Roma. Mi aspetto più difficoltà perchè si gioca di domenica, poi mercoledì la coppa, sabato la serie A e poi torna l’Europa League. Ma il gruppo è fantastico».