Il 21 febbraio ripartono le sfide Champions e il Napoli – vincitore del girone A per differenza reti – affronta i tedeschi dell’Eintracht Francoforte. Il sorteggio, a differenza del 2012 e del 2017 (furono pescati il Chelsea e il Real Madrid, poi vincitori del trofeo), non è stato proibitivo, peraltro Spalletti avrà la possibilità di giocare la partita di ritorno al Maradona. La squadra insegue un risultato di prestigio anche in Europa: mai è stata raggiunta la qualificazione ai quarti. Ai tempi di Maradona, il Napoli si era fermato molto prima; con Mazzarri e Sarri non era andato appunto oltre gli ottavi. E ora può continuare a stupire anche in Champions, mantenendo la concentrazione che Spalletti ha sollecitato dopo aver stravinto il girone d’andata. Nessuno si azzarda a fare calcoli negli spogliatoi – e probabilmente neanche in città, dove si vive il momento con entusiasmo ma senza ansie – tuttavia è evidente che il Napoli potrebbe gestire, dall’alto di questo vantaggio, la doppia competizione senza subire il peso di un turnover necessario, seppure contenuto. La rosa è al completo e, quando vi sono state assenze prolungate (Osimhen, Rrahmani e Kvaratskhelia), la squadra ha sempre risposto con ottimi risultati. Ecco perché i quarti di nobiltà – da giocare l’11 e il 19 aprile – non sono un miraggio per il Napoli che sembra avere davvero tutto per trasformare i sogni in realtà. onte: Il Mattino