Osimhen l’ha decisa all’ andata. La Roma lo vede come il pericolo numero uno. Lo controllerà Smalling, il perno centrale della difesa a tre giallorossa. All’Olimpico il duello fu vinto dal nigeriano che sorprese e bruciò il difensore inglese nell’azione del gol che valse i 3 punti. Una sfida di grande fisicità, con Osimhen che sta vivendo un momento magico, ancor più difficile da marcare del solito. Capocannoniere della serie A con 13 gol, 11 reti nelle ultime dieci partite. Vede e sente la porta, va a segno in più modi. Sfrutta la profondità per sorprendere alle spalle le difese avversarie, colpisce di testa girando in porta i cross dalle fasce, realizza grazie alla rapidità con cui si muove in area di rigore. Smalling, forte di testa e bravo nell’anticipo, cercherà di stargli incollato per quanto gli sarò possibile, per evitare di dargli campo in verticale e non potrà essere lasciato solo dagli altri due difensori della linea a tre e dai centrocampisti, in modo da schermare i passaggi che, inevitabilmente, saranno all’indirizzo del centravanti azzurro.
Fonte: Il Mattino