Ok il campionato, con quella «occasione scudetto imperdibile» come l’ha definita lo stesso Luciano Spalletti qualche giorno fa, ma la stagione eccezionale del Napoli passa anche (e molto) dall’Europa. Là dove il rendimento è stato quasi perfetto: sei partite nel girone di Champions League con cinque vittorie e una sola sconfitta, quella indolore all’ultima curva contro il Liverpool. Il record di punti, di gol segnati, soprattutto la qualificazione al turno successivo con il primo posto – prima volta nella storia del club azzurro – e gli Ottavi di finale che si giocheranno contro l’Eintracht Francoforte tra febbraio e marzo. Una corsa a parte quella di Osimhen e compagni, appoggiata anche dal momento critico per tre club – tra i più blasonati d’Europa – che vivono il loro peggior momento della storia recente. Nel palmares azzurro d’Europa in questa stagione, infatti, c’è anche il titolo di mangia-allenatori: sì, perché a metà stagione due dei tre allenatori affrontati in Europa sono già stati mandati a casa. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato Alfred Schreuder: l’ormai ex allenatore dell’Ajax è stato esonerato ieri dopo l’ultimo deludente 1-1 in campionato contro il Volendam. «Mi aspettavo di più da questo Napoli» aveva detto tra l’andata e il ritorno di Champions League in cui era riuscito a prenderne dieci. E più in generale un disastro quasi annunciato: l’Ajax è addirittura fuori dal podio in Eredivisie e vive la stagione peggiore dell’ultima decade con la vetta a 7 punti di distanza e un rendimento lontano dai fasti mostrati solo qualche anno fa, quando la squadra aveva saputo raggiungere la fase finale di Champions League.Non era andata meglio a Giovanni van Bronckhorst che aveva affrontato Spalletti con i Rangers Glasgow. Esonerato a metà novembre, l’olandese ha chiuso con l’ultimo posto nel girone di Champions e il discorso campionato quasi chiuso. Oggi la squadra affidata a Michael Beale è a -9 dal Celtic in vetta. Se non avesse vinto Premier e Champions negli ultimi anni, con un ciclo incredibile in città, probabilmente anche Jurgen Klopp sarebbe a casa. Il Liverpool di questa stagione è il peggiore da quando il tedesco è arrivato in Inghilterra, addirittura a 21 punti di distanza dall’Arsenal primo e a -10 dalla zona Champions League. E quella pesante sconfitta al Maradona, nel primo turno europeo, aveva forse già detto tutto dell’annata dei Reds, oggi annaspanti in qualsiasi competizione. Tutto ciò sminuisce il cammino europeo del Napoli fin qui? No, anzi. Certifica la stagione speciale ancora in corso. Gli azzurri sono riusciti a minare le certezze di club blasonati dall’interno – la facilità di andare in gol, le vittorie straripanti, le prestazioni con entusiasmo – contribuendo all’andamento non indimenticabile delle squadre incontrate. Un fattore da tenere a mente quando l’Europa tornerà, con Oliver Glasner che già spera di potersi tenere stretta la panchina a Francoforte. Fonte: mattino.it