Da noi, bisogna ammetterlo, il livello del campionato non è così scintillante da meritarsi un’attenzione da prima visione. È travolgente il Napoli di Spalletti e Osimhen; in certe partite si fa apprezzare moltissimo Sarri; ma non è che gli spettatori neutrali abbiano tante occasioni per spellarsi le mani. Il Bel Gioco – con la maiuscola – è ormai spesso sacrificato al risultato. Un’assurdità che non tiene conto di insegnamenti anche recenti: perché è attraverso il calcio di qualità che il Milan ha vinto lo scorso anno ed è attraverso la qualità superiore che il Napoli sta dominando e mettendo meritatamente tutti in fila in questa stagione. Basterebbe anche pensare ad Empoli e Torino. Due squadre che hanno saputo imporsi nel girone d’andata per la promessa, spesso mantenuta, di essere protagoniste di quel calcio da gustare e non solo seguire. Esattamente come stanno facendo anche Monza e Lecce. Squadre che è un piacere seguire, al di là dell’appartenenza. Non è un caso che ad imporsi fuori dai nostri confini sia magari De Zerbi, che riesce a far parlare di sé per il gioco che ha saputo produrre ed è stato di conseguenza esportato. Perché ormai tutti vedono tutto. Ma sanno distinguere tra una partita da vedere, ed un’altra da gustarsi in televisione.
Fonte: Gazzetta