Dall’Olimpico al Maradona sulle ali di Osimhen. Il capocannoniere del campionato con 13 gol in 15 partite e poi il figlio del vento che nel sabato di raffiche e tempesta del derby di Salerno s’è adattato perfettamente al meteo: sfilando via a 35,5 chilometri orari. Uno scatto pazzesco mai registrato finora in partita che però è un po’ il simbolo del Napoli che vola: 50 punti alla fine del girone d’andata, 12 di vantaggio sulla seconda e 13 sul gruppetto delle terze, il miglior attacco, la miglior difesa e i primati nel possesso palla, negli assist e nei tiri. Un’enciclopedia di calcio tradotta in tante lingue che tra un paio di giorni bisognerà sfogliare al cospetto di un avversario di assoluto livello. Ancora un altro da quanto la sosta è finita e tutto è ricominciato: prima l’Inter, poi la Juve e ora la Roma. La prima grande, a rigor di statistica, che Osi ha colpito in questa stagione per lui straordinaria: il 23 ottobre, all’andata, con un tiro incrociato con precisione pazzesca dopo aver bruciato Smalling in velocità. Da quella sera, serata fondamentale in ottica scudetto, Victor non s’è mai più fermato: 10 gol in 9 partite; 11 in 10, contando anche la precedente con il Bologna. Media super, numeri da sballo, velocità massima. Almeno per ora.
Fonte: CdS