Questione di stile: c’era una volta il Gangnam Style coreano, quello cantato e ballato da Minjae dopo la sua prima cena in ritiro con la squadra a Castel di Sangro, e ora c’è quello napoletano. Il Mamma-mia social che ormai è una specie di mantra per lui. E il discorso di Spalletti sulla sua identità azzurra, un concetto pronunciato commentando l’interesse di club come lo United e il Psg, assume connotati decisamente importanti. Importanti quanto la stagione di Kim: un portento, un erede di Koulibaly talmente bravo da strappare in un clic quel velo di nostalgia che accompagna inevitabilmente i grandi come Kalidou. Un acquisto super, quello del ds Giuntoli; un giocatore che in pochi mesi ha stravolto letteralmente la sua esistenza di calciatore passando dal Fenerbahce al Napoli, dall’Europa League a una Champions da protagonista, dalla Super Lig turca a un’entusiasmante cavalcata verso lo scudetto. E in mezzo il Mondiale con la Corea del Sud, il primo della sua carriera, con tanto di qualificazione agli ottavi e sfida con il Brasile. Un sogno.
Fonte: CdS