La contestazione di false fatturazioni con gli agenti e le plusvalenze “a specchio”, cioè senza scambio di denaro, con Samp, Empoli, Udinese, Atalanta e Sassuolo (alle quali si aggiungerebbero parzialmente pure Grosseto, Parma, Pisa, Monza, Cosenza, Pescara, Lugano, Basilea) porterebbero quindi a un unico deferimento, con primo giudizio al tribunale federale. L’obiettivo di tutti è esaurire i gradi “sportivi” entro fine campionato, così da preservarne il più possibile la regolarità. Un blocco granitico di accuse potrebbe comunque mettere nuovamente in ginocchio la Juve dopo la prima penalizzazione (la palla ora al Collegio di Garanzia), figlia del riconoscimento di un «modus operandi». Un «sistema Juve» dimostrato, secondo accusa e giudici, dalle intercettazioni con valore confessorio e in aperta violazione dell’articolo 4.1, che sarà il cuore delle motivazioni della sentenza della Corte d’Appello, attese entro lunedì. Il 4 comma 1 si riferisce alle persone fisiche, certamente, ma si riflette (sulla base dell’art. 6) sulla società a titolo di responsabilità diretta (nel caso di Agnelli) o di responsa bilità oggettiva (i consiglieri). Fonte: CdS