Il Napoli, per la verità, ha dimostrato di essere in grado di cavarsela anche senza il suo fulmine venuto dalla Georgia: quattro vittorie in campionato, l’ultima a Salerno; il successo di Glasgow in Champions; e un pareggio dopo 120 minuti con la Cremonese, costato però l’eliminazione in Coppa Italia. In sintesi: è andata bene, magari non perfettamente, ma è sempre meglio averlo in campo. A maggior ragione se di fronte ci sarà un avversario come quello in arrivo domenica per la prima di un girone di ritorno che potrebbe anche diventare una cavalcata trionfale. Storica. A suo tempo, e via con la prima sfida: con la Roma, dicevamo. Una squadra temibile, tatticamente capace di complicare la vita a chiunque e di spegnere luci e fantasia, trascinata da un Dybala formato Mundial e dal ritorno di Abraham al gol (e al centro del gioco). Kvaratskhelia, insomma, è un’arma da lucidare per benino; è uno in grado di saltare l’uomo e creare superiorità e idee come pochi; è il partner ideale di Osimhen. Fonte: CdS