Il football 3.0 porta la firma di Luciano Spalletti

Il calcio del tecnico di Certaldo è per certi versi rivoluzionario

Prima che Luciano Spalletti incollasse i cocci d’un biennio disastroso, l’ultimo poster dell’anima riconduceva a Maurizio Sarri, a quel football osé, esaltante e trasgressivo, l’impressione che si fosse sul ciglio d’una frontiera oltre la quale esistesse il nulla: e invece, la Grande Bellezza in salsa moderna è ricomparsa, nella sua gioiosa sensualità, con quel fascino che ti stordisce conducendoti in un mondo di sogni. Il football 3.0 è un manifesto abbagliante che da luglio 2021 è stato diffuso con effetti specialissimi e in cui si mescolano varie scuole di pensiero, il dominus diviene magicamente Luciano Spalletti, l’anticonformista per eccellenza, il rivoluzionario d’un passato neppure così remoto, l’uomo della difesa a tre e mezzo, quello per il quale il centravanti è lo spazio, il palleggiatore ad oltranza che insegue la verticalità e non smarrisce la prudenza, una specie d’eretico piombato su Napoli con il carico di leggende metropolitane a far da scudo – o da trappola, peggio ancora – alla propria Idea.

Fonte: CdS

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