Negli ultimi giorni, alcuni calciatori hanno lanciato un grido d’allarme. Cosa prendevano durante la loro carriera? Cosa gli davano? Veramente solo integratori. Se c’è stato un uomo che ha sollevato la questione in quelli che possiamo definire tempi non sospetti è stato Zdenek Zeman. Ha sempre denunciato quel filo sottile tra calcio e doping…Ora, ne parla a Repubblica:
«Non frequento più il calcio come un tempo, ma non credo proprio che sia uscito dalle farmacie. Doping, integratori, medicine, muscoli. Io provai a smuovere qualcosa, a cambiare il sistema, allora. E loro dov’erano? Perché non hanno parlato venticinque anni fa? Non l’hanno fatto perché erano parte di quel sistema, perché in quel sistema vivevano e guadagnavano bene. Allora non gli conveniva e sono stati tutti zitti. Io ho parlato in quei toni nel 1998 per provare a riparare il calcio stando all’interno di quel mondo, mi sarebbe piaciuto provare ad aggiustare qualcosa perché era ormai diventato un business e sempre meno un gioco. Mi diedero del terrorista, del pazzo. Mi dispiace che quel messaggio non sia stato recepito. Servì solo a far muovere appena le acque, ci furono inchieste, tutto finì in una bolla di sapone. La situazione non è migliorata. E ora stiamo peggiorando».