Osimhen ha cominciato a togliersi la maschera per presentarsi in Champions con Haaland e Kane

La prossima frontiera, ovviamente, si chiama Champions League, che di Osimhen ha visto poco, perché la dea bendata fa quel che gli pare e il nigeriano ne ha giocate poche: si fece male alla prima, contro il Liverpool, e dopo quaranta minuti e un rigore sbagliato dovette uscire; saltò le trasferte a Glasgow e ad Amsterdam, rientrò con l’Ajax e fece in tempo a metterci un autografo, poi panchina per turnover con i Rangers, anche perché intanto Simeoni e Raspadori avevano cominciato a segnare, gli facevano sentire il fiato sul collo o semplicemente lanciavano messaggi che Osimhen ha colto, per riprendersi la scena.

Intanto, ha smesso di esultare a petto in fuori, levandosi la maglietta e prendendosi – puntualmente – un giallo, che a Spalletti, dopo la vittoria con il Bologna, andò di traverso. «Gli ho chiesto come mai festeggia in quel modo e non mi ha saputo rispondere. Secondo me non accadrà in più».

Ha cominciato a togliersi la maschera, per presentarsi in Champions nella sfida con Haaland e Kane, gli unici che gli stanno davanti, a volto scoperto: piacere, sono Osimhen. Fonte: CdS

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